Grandissima affluenza, ieri, al Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foggia per “Stasera al Marconi” che ha coinvolto oltre cinquecento visitatori in un viaggio appassionante nel Medioevo, per conoscerne gli aspetti culturali e sociali. Attraverso laboratori tematici, un suggestivo Planetario e la ricostruzione scenica delle ambientazioni, la comunità scolastica del liceo foggiano è riuscita a raccontare alla cittadinanza la concezione unitaria della vita e la mentalità multidisciplinare con cui le donne e gli uomini del Medioevo guardavano il mondo.
Le allieve e gli allievi del Liceo hanno accolto, in costume d’epoca, i numerosi ospiti nell’atrio della scuola con la ricostruzione di una cena tipica medioevale con cibo, giochi e figuranti. Il percorso è proseguito con i laboratori dedicati alle arti liberali, in cui i visitatori si sono cimentati, grazie all’aiuto di un dolce e gentile “Dante”, nell’arte della retorica; per poi passare ad una passeggiata immersiva alla scoperta della fisica medioevale, ai difficili ma originali rompicapi di quel periodo, all’alchimia per trovare la pietra filosofale e alla dialettica che si fa teatro e danza per diventare poesia, attraverso la struggente e appassionata storia d’amore tra Abelardo e Eloisa.
Lo storico itinerario ha coinvolto anche il cortile della scuola, dove cavalieri e dame hanno istruito i presenti sui segreti del cielo notturno attraverso l’utilizzo di alcuni telescopi. All’interno della palestra, invece, i visitatori hanno trovato un meraviglioso e suggestivo Planetario che ha svelato le questioni cosmologiche, filosofiche e teologiche connesse allo
studio della volta celeste. Infine, i saluti finali affidati alle esibizioni musicali dei talentuosi studenti del Liceo di via Danimarca.
“Questa sera – ha commentato la Dirigente Scolastica, Fattibene – grazie alle nostre studentesse e ai nostri studenti siamo riusciti a rivedere le stelle, da sempre fonte di ispirazione artistica e strumento di comprensione della realtà. I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno dimostrato, con le loro capacità interdisciplinari, che solo attraverso l’incontro tra scienza, tecnica e cultura umanistica sarà possibile affrontare la complessità delle sfide globali del nostro tempo
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